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Perché l’Informatica è essenziale per i bambini

Da brava logopedista mi ha sempre affascinato il mondo del linguaggio e della comunicazione. Sono infatti due aspetti che si trovano alla base delle esperienze sociali che viviamo ogni giorno.

Anche per questo motivo, il mio percorso di studi mi ha portato da poco ad esplorare quella che è un’altra forma di linguaggio di cui prima ignoravo l’esistenza: il linguaggio informatico.

Ho notato molte similitudini tra il linguaggio umano e quello informatico: d’altronde i computer sono stati inventati e creati dagli umani e i linguaggi utilizzati col tempo si stanno arricchendo sempre più di varie sfaccettature che li rendono sempre più diretti.

Imparare una nuova lingua significa stimolare le nostre capacità cognitive, apre le porte a nuove culture, migliora le interazioni sociali, oltre che a portarci vantaggi professionali e crescita personale.

Possiamo dire che conoscere e saper “parlare” il linguaggio dei nostri computer (quindi, saper “programmare”), ci rende a tutti gli effetti, in parte, bilingue.

Appena ho intrapreso questo nuovo percorso di studi mi sono fatta una domanda: qual è il punto d’incontro tra la logopedia e l’informatica?

Ne ho trovati vari, ma oggi vi parlerò soltanto di uno strumento ideato per bambini che stimola molte delle capacità cognitive che spesso mi capita di dover potenziare durante le sedute di riabilitazione:

Scratch, un linguaggio di programmazione visiva sviluppato dal MIT Media Lab. Esso utilizza un’interfaccia a blocchi che rende la programmazione accessibile e divertente, permettendo ai bambini di vedere immediatamente il risultato delle loro azioni. Questo feedback immediato è motivante e aiuta a mantenere alta la loro attenzione e il loro interesse.

Utilizzando Scratch ho potuto notare che è un valido strumento per:

  1. Lo sviluppo del pensiero logico e critico: La programmazione richiede ai bambini di pensare in modo logico e sequenziale. Risolvere problemi di codice li aiuta a sviluppare capacità di problem-solving e pensiero critico, competenze applicabili in molte altre aree della vita.
  2. Stimolare la creatività e l’innovazione: La programmazione non è solo logica e matematica; è anche una forma di espressione creativa. I bambini possono creare storie interattive, giochi e animazioni, esplorando la loro immaginazione e imparando a vedere il computer come uno strumento di creatività.
  3. Prepararsi al Futuro: In un mondo sempre più dominato dalla tecnologia, avere una base di conoscenze informatiche diventa un vantaggio competitivo. Anche se i bambini non diventeranno tutti programmatori, l’esposizione alla programmazione apre la mente a nuove possibilità e carriere nel campo tecnologico.
  4. Potenziare le funzionalità sociali: Molti progetti di programmazione, inclusi quelli realizzati con Scratch, incoraggiano il lavoro di squadra. I bambini imparano a collaborare, a condividere idee e a comunicare efficacemente con i loro coetanei, sviluppando abilità sociali essenziali.

In conclusione, insegnare informatica ai bambini è un investimento nel loro futuro. Attraverso strumenti come Scratch, i giovani non solo apprendono le basi della programmazione, ma sviluppano anche competenze essenziali come il pensiero critico, la creatività e la collaborazione.

Incoraggiare i bambini a esplorare il mondo dell’informatica oggi significa prepararli ad affrontare le sfide di domani con fiducia e competenza.

Francesca

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