Una finestra dentro: che panorama inaspettato! (età scolare)

a cura della dott.ssa Marianna Esposito e del dott. Simone Kalman

“Buongiorno”, disse il Piccolo Principe.
“Buongiorno”, disse il controllore.
“Che cosa fai qui?” domandò il Piccolo Principe.
“Smisto i viaggiatori a mazzi di mille”, disse il controllore. “Spedisco i
treni che li trasportano, a volte a destra, a volte a sinistra”.
E un rapido illuminato, rombando come il tuono, fece tremare la
cabina del controllore.
“Hanno tutti fretta”, disse il Piccolo Principe.
“Che cosa cercano”
“Lo stesso macchinista lo ignora”, disse il controllore.
Un secondo rapido illuminato sfrecciò nel senso opposto.
“Ritornano di già?” domandò il Piccolo Principe.
“Non sono gli stessi”, disse il controllore. “E’ uno scambio”.
“Non erano contenti là dove stavano?”
“Non si è mai contenti dove si sta”, disse il controllore.
E gli rombò il tuono di un terzo rapido illuminato.
“Inseguono i primi viaggiatori?” domandò il Piccolo Principe.
“Non inseguono nulla”, disse il controllore.
“Dormono là dentro, o sbadigliano tutt’al più. Solamente i bambini
schiacciano il naso contro i vetri. Quelli sì, che sono fortunati”, disse
il controllore.

Il Piccolo Principe

In questo periodo di stop forzato ci ritroviamo improvvisamente ad avere molto più a che fare con il mondo interno, fatto di pensieri, sensazioni ed emozioni. Il corpo è lo strumento che tutte queste cose usano per poter comunicare con noi: ecco così che a volte le guance arrossiscono se ci imbarazziamo, ci viene il mal di pancia prima di una gara importante, o può venire da piangere se si sente la nostalgia di quell’amico che non si vede da tanto, … A volte è difficile capire cosa ci succede: ogni tanto i pensieri possono essere troppo confusi, le emozioni troppo forti e le sensazioni faticose. Facciamo come i bambini del treno descritto nel Piccolo Principe: guardiamo il paesaggio che c’è fuori e sentiamo cosa ci succede dentro!

Questa settimana proviamo qualche trucchetto per mettere d’accordo (e far convivere dentro di noi) pensieri-emozioni- sensazioni!

1. Alla ricerca di un posto al sicuro… in viaggio con Marianna!

Questa settimana Marianna vi accompagna in un posto un po’ speciale: sistemate in camera una coperta o un tappetino su cui sdraiarvi di fianco al vostro bambino. Spegnete le luci in modo da non avere troppa illuminazione nella stanza.

Pronti a rilassarvi?

2. Cosa vuol dire “mangiare con gusto”? Alimentazione
consapevole: i 5 sensi per cibarsi

Genitori, disponete sul tavolo: un limone, del sale, del pepe, dello zucchero.
Posizionate ora sul tavolo dei bicchieri di: acqua e limone, acqua e sale, acqua e pepe, acqua e zucchero.
Il bambino dovrà assaggiare il contenuto dei bicchieri e capire quale ingrediente è stato mescolato all’acqua.
Ci possono essere numerose varianti per questa attività!
Sbizzarritevi con gli ingredienti: per rendere più divertente il gioco, si assaggia da bendati!

3. I tranelli del pensiero

Collega tutti i punti tracciando segmenti rettilinei, senza mai alzare la matita dal foglio e senza tornare a ripercorrere un segmento già tracciato.
Qual è il segreto?

Le figure ambigue: cosa vedi in queste foto? Le risposte giuste sono sempre almeno due!

4. Emozioni allo specchio

Sapete giocare a Pictionary? Qui per voi una versione speciale.
Scrivete su dei foglietti i nomi di tutte le emozioni che vi vengono in mente (sotto c’è una lista per darvi un aiutino). Mettete questi fogliettini in un barattolo: a turno, pescatene uno e disegnate in un minuto quello che avete letto. L’altro è riuscito a indovinare?
E ora, cambio disegnatore!

Qualche suggerimento:
• Felicità
• Disgusto
• Tristezza
• Paura
• Sorpresa
• Rabbia
• Gelosia
• Imbarazzo
• Invidia
• Vergogna
• Noia
• Sollievo
• Colpa
• Confusione
• Timidezza
• …

5. Il diario delle emozioni

«Ora volerai, Fortunata. Respira. Senti la pioggia. È acqua. Nella
tua vita avrai molti motivi per essere felice, uno di questi si chiama
acqua, un altro si chiama vento, un altro ancora si chiama sole e
arriva sempre come una ricompensa dopo la pioggia. Senti la
pioggia. Apri le ali» miagolò Zorba. La gabbianella spiegò le ali. I
riflettori la inondavano di luce e la pioggia le copriva di perle le
piume. L’umano e il gatto la videro sollevare la testa con gli occhi
chiusi. «La pioggia. L’acqua. Mi piace!» stridette. «Ora volerai»
miagolò Zorba. «Ti voglio bene. Sei un gatto molto buono»
stridette Fortunata avvicinandosi al bordo della balaustra- «Ora
volerai. Il cielo sarà tutto tuo» miagolò Zorba.

La gabbianella e il gatto

Seguiamo il consiglio di Zorba: ascoltiamo le emozioni e vediamo che succede!
Costruisci una griglia settimanale, come quella che trovi qui sotto. Per ogni giorno segna una X di fianco alle emozioni provate durante la giornata. La variante che ci piace: disegna una griglia con più colonne (per esempio con dei momenti prestabiliti della giornata, come i pasti o il momento di andare a letto).

Al rovescio! Sapete che un’immagine può cambiare restando esattamente la stessa?
Prendete dei disegni che vi piacciono particolarmente e provate a ricopiarli ma… sottosopra! Capovolgete l’immagine che volete disegnare e tentate di riprodurla così: cosa cambia?

Qui due esempi per voi:

7. Parola al corpo: in viaggio con Simone!

A passeggio lungo tutto il proprio corpo: a guidarvi sarà la voce di Simone. È un audio un po’ lungo, adatto per i bimbi più grandi. Per i piccoli può essere come un racconto musicato di sottofondo.
Ideale prima di andare a letto: il rilassamento guidato vi aiuterà a dormire meglio!

Se siete curiosi, “ascolta il corpo con Simone” e premete play!